Il museo civico P.A. Garda è partner del progetto Cittadini Illumi(n)ti finanziato con il bando “OPEN Community” della Fondazione Compagnia di San Paolo.
“A Ivrea il futuro vive intrappolato nel passato”: a partire dal 1896 – da quando Camillo Olivetti costruì la Fabbrica di Mattoni Rossi – la città è diventata progressivamente il laboratorio sociale per la costruzione di una comunità di tipo nuovo e a misura d’uomo. Specie con il figlio Adriano al timone dell’azienda, dagli anni Trenta e ancor più intensamente negli anni Cinquanta, la fabbrica divenne lo strumento privilegiato per la costruzione di questa eresia moderata, di questo progetto tutto rivolto al futuro.Oggi le visioni praticate a Ivrea sono entrate prepotentemente al centro del dibattito non solo nazionale; oggi le architetture olivettiane sono state riconosciute come patrimonio mondiale dell’Umanità; oggi la Fabbrica di Mattoni Rossi è stata riacquistata da un gruppo di 12 imprenditori eporediesi con l’intenzione di restituire a questo edificio un ruolo internazionale nel campo dell’innovazione sociale.
L’associazione culturale Pubblico-08 si propone di unire i punti, contribuire a cogliere l’occasione, creare le condizioni culturali affinché questi processi e questi progetti generino le maggiori opportunità possibili per tutta la comunità. Si tratta di liberare il futuro dalla trappola del passato; di ereditare consapevolmente da quella vicenda l’idea originale di cultura (strumento per l’interpretazione critica del mondo, esercizio d’immaginazione e non solo d’intrattenimento, per quanto di qualità); di riabituare la comunità al piacere di ragionare e discutere sulle sfide della contemporaneità; di dissodare il terreno culturale favorendo il coinvolgimento del pubblico e, di conseguenza, l’emersione e il protagonismo di nuovi operatori e di visioni innovative.
Con il progetto “Cittadini illumina(n)ti” l’associazione Pubblico-08 invita gli operatori culturali locali (e non solo) a dare vita a un ampio partenariato e a lavorare sinergicamente in una logica di rete di comunità per attivare un processo che sia in grado di:
- 1. riconoscere, mappare e misurare in termini quantitativi e qualitativi i pubblici culturali della città;
- creare una comunità-pubblico “Ivrea18-2096” che esprima una visione identitaria e consapevole e assuma un ruolo da protagonista nella programmazione culturale della città;
- restituire agli operatori culturali della città (pubblici e privati) e agli stakeholders coinvolti stimoli ulteriori e strumenti raffinati per organizzarsi e dare vita a progettualità culturali che generino ricadute positive su tutto il sistema economico e sociale del territorio.
Partendo anche dal lavoro del Piano di gestione della candidatura UNESCO, il progetto “Cittadini illumina(n)ti” guarda ora ad un metaforico “quinto ampliamento” provando a coinvolgere fin dall’origine gli operatori culturali e la cittadinanza in quanto protagonisti imprescindibili di un percorso di rivivificazione culturale e di innovazione sociale.
È nostra convinzione che come naturale seguito del riconoscimento UNESCO il futuro della città di Ivrea vada altresì identificato in un percorso di candidatura a Capitale italiana della Cultura che segni e accompagni il passaggio di Ivrea da “città industriale del XX secolo” a “città dell’industria culturale e creativa del XXI secolo”.