11 dicembre 2021 - 27 marzo 2022 prorogata sino al 5 giugno 2022
Secondo appuntamento di un programma di sei mostre che rientrano nel grande progetto di valorizzazione del patrimonio storico artistico, oggi di proprietà TIM, che Olivetti ha raccolto nell’arco di alcuni decenni, in particolare a partire dal periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale e sino alle soglie del XXI secolo, un patrimonio composto da centinaia di opere d’arte (dipinti, sculture, multipli d’arte, litografie e manifesti a tiratura limitata) di grandi artisti e designer del XIX e XX secolo meglio conosciuto come la “Collezione Olivetti”.
Dopo il successo della prima delle mostre in calendario, questa seconda esposizione è dedicata all’esperienza dell’artista belga Jean-Michel Folon, caso paradigmatico dei rapporti tra la società Olivetti e gli artisti contemporanei. La mostra ripercorre quasi trent’anni di collaborazione tra l’artista che disegnava con innocenza drammatica il destino dell’uomo a lui contemporaneo e l’azienda che operava su scala planetaria, nel pieno della rivoluzione elettronica e dei sistemi di trattamento dell’informazione.
La mostra rende conto di uno straordinario percorso di vita e lavorativo declinandolo in sei sezioni:
- la prima ripercorre la collaborazione di Folon con la Olivetti dall’inizio degli anni ’60 ai ’70, a partire dai carteggi con Giorgio Soavi per arrivare alla realizzazione di alcuni manifesti, opere dallo stile inconfondibile, dove il potere dell’immaginazione scaturisce dalla forza di pochissimi elementi simbolici.
- La seconda è dedicata al libro illustrato Le Message, pubblicato nel 1967. Una trentina di illustrazioni raccontano la storia di un petit bon homme, un omino qualunque, che entra in un palazzo e si trova in una grande stanza arredata con una gigantesca macchina per scrivere.
- La terza sezione, ha invece, come protagonista l‘agenda illustrata da Folon per Olivetti nel 1969, la prima di una serie di 30 anni di agende Olivetti, immutate nella grafica di Enzo Mari, ma ogni anno corredate di illustrazioni prodotte da diversi giovani artisti.
- La quarta sezione illustra, in particolare, la grande installazione nella metropolitana di Londra, alla stazione di Waterloo, nel 1975.
- Le mostre monografiche che Olivetti organizzò su Folon, ultima delle quali quella al Metropolitan di New York nel 1990 sono narrate nella quinta sezione.
- La sesta sezione presenta due celebri libri strenna illustrati da Folon: La Metamorfosi di Kafka, pubblicato nel 1973 e le Cronache marziane, di Ray Bradbury, del 1979.
La mostra inoltre propone molteplici pubblicazioni, libri e riviste, che se da un lato documentano la notorietà raggiunta dall’artista, dalla seconda metà degli anni Sessanta, dall’altro svelano l’intensità del rapporto amicale con l’artefice e iniziatore di tale duraturo rapporto con la Olivetti, Giorgio Soavi.
Per finire, i rapporti intercorsi con Soavi sono delicatamente rappresentati dalle cartoline postali che Folon illustrava personalmente per affidare i suoi brevi messaggi augurali. Una raccolta di questi piccoli capolavori postali è raccolta in una pubblicazione esposta in mostra.
La mostra sarà corredata da un catalogo, che come il precedente dedicato all’esposizione “La Collezione Olivetti”, potrà contribuire a comporre la raccolta completa dei cataloghi delle sei mostre in programma.
L’inaugurazione della mostra è prevista per
sabato 11 dicembre alle ore 16.00
Teatro civico Giuseppe Giacosa e a seguire visita alla mostra al Museo civico P. A. Garda di Ivrea
Prenotazione obbligatoria scrivendo a musei@comune.ivrea.to.it
(fino ad esaurimento posti)