Sabato 7 dicembre alle ore 17 ultimo approfondimento a cura di Giuseppe Lupo
La mostra Piccoli tasti, grandi firme è stata un ulteriore pretesto per rinsaldare la collaborazione già avviata da alcuni anni con l’Associazione Archivio Storico Olivetti, e che, per quest’occasione espositiva, si è concretizzata con un prestito consistente di oggetti e materiali e con l’organizzazione di un ciclo di quattro approfondimenti tematici legati alla mostra.I quattro incontri intendono infatti promuovere la conoscenza di grandi repertori storici conservati presso l’Associazione Archivio Storico Olivetti, ma soprattutto entrare in relazione con la mostra ospitata presso il Museo civico “P.A. Garda” curata da Luigi Mascheroni, enucleando dei temi di interesse che possono essere sviluppati su altri percorsi.
Le relazioni che si innescano con i repertori olivettiani rivelano un potenziale di grande valore che risiede sul nostro territorio, accessibile e fruibile a tutti i cittadini, in particolar modo ai giovani di Ivrea e del Canavese, oltre che al mondo intero.
I temi dei quattro incontri dipanano storie di uomini e di imprese culturali che costituiscono chiari esempi di investimento in cultura e conoscenza per la crescita sociale, collettiva del territorio. Oggi questi esempi sono casi studio, sono modelli culturali storicizzati, ma possono diventare nuovi progetti da rilanciare nell’oggi.
Vi ricordiamo che l'ultimo appuntamento è previsto per
sabato 7 dicembre alle ore 17
Ospite speciale dell'incontro sarà Giuseppe Lupo. Docente dell'Università Cattolica di Milano e autore di saggi e romanzi di successo, l'intervento di Lupo avrà come tema La leggerezza di scrivere tutto l’alfabeto con un’unica lettera. La 22.
Le macchine da scrivere non sono state soltanto uno strumento tecnico, ma hanno modificato radicalmente il modo di pensare la scrittura, rendendola più rapida. La rapidità, insieme con la leggerezza che ne è il presupposto, è una delle categorie che Italo Calvino passava in rassegna nelle sue Lezioni americane (1988). La conferenza che Giuseppe Lupo terrà a Ivrea il 7 dicembre riguarda il rapporto tra le intuizioni di Calvino e le suggestioni che gli sono arrivate dalla comunicazione aziendale della Olivetti.
Giuseppe Lupo insegna letteratura italiana contemporanea presso l'Università Cattolica di Milano e Brescia, ed è tra i massimi esperti di letteratura industriale. Autore affermato di romanzi, ha pubblicato L'americano di Celenne (2000; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello, Prix du premier roman), Ballo ad Agropinto (2004), La carovana Zanardelli (2008; Premio Grinzane Cavour-Fondazione Carical, Premio Carlo Levi), L'ultima sposa di Palmira (2011; Premio Selezione Campiello, Premio Vittorini), Viaggiatori di nuvole (2013; Premio Giuseppe Dessì; tradotto in Ungheria), Atlante immaginario (2014) e L'albero di stanze (2015; Premio Alassio-Centolibri, Premio Frontino-Montefeltro, Premio Palmi). È autore di numerosi saggi, tra cui La letteratura al tempo di Adriano Olivetti (Edizioni di Comunità, 2016) e collabora alle pagine culturali del «Sole 24 Ore» e di «Avvenire».